CLIL
Responsabile
Mara Zordan
Destinatari:
Le classi dei docenti coinvolti e/o interessati alla metodologia CLIL;le classi quinte in particolare in ottemperanza a quanto previsto dalla riforma.
Tempi:
I moduli CLIL / le lezioni con metodologia CLIL si svolgeranno da ottobre / novembre 2015 a maggio / giugno 2016 secondo il calendario che ciascun docente/ coppia di docenti coinvolti stabilirà in sintonia con la programmazione del consiglio di classe di ciascuna classe interessata.
Obiettivi:
- migliorare le competenze linguistiche degli studenti, proponendo un uso naturale della lingua straniera utilizzata per acquisire conoscenze disciplinari e sviluppare competenze complesse ed integrate
- accrescere la motivazione all’apprendimento;
- sperimentare strategie e metodi di insegnamento/apprendimento che favoriscano la progressiva autonomia dello studente nell’acquisizione di competenze complesse ed integrate;
Competenze-chiave di cittadinanza
- · comunicare: comprendere messaggi di genere e complessità diversi, trasmessi utilizzando linguaggi diversi e mediante diversi supporti;
- · collaborare e partecipare: interagire in gruppo comprendendo diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune;
- · risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline;
- · individuare collegamenti e relazione: individuare e rappresentare elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti ad ambiti disciplinari diversi cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze.
- · Acquisire ed interpretare l’informazione in modo critico valutandone l’attendibilità e l’utilità distinguendo fatti e opinioni.
Attività e risultati:
Il CLIL non rimanda ad un’unica metodologia specifica, ma si avvantaggia di metodi interattivi, dell’uso delle nuove tecnologie, della gestione cooperativa della classe e di attività che prevedono la risoluzione di problemi e apprendimento basato sullo svolgimento di compiti.
Risultati attesi:
– Acquisizione di conoscenze disciplinari in LS con conseguente miglioramento della capacità
comunicativa in LS;
– Potenziamento delle abilità orali e/o scritte in LS;
– Acquisizione di abilità cognitive integrate;
– Acquisizione di abilità di studio trasversali;
– Maggiore motivazione per lo studio.
Parlare di CLIL o di Lingua Veicolare significa riferirsi a quelle situazioni in cui la lingua straniera (LS) è il mezzo attraverso il quale contenuti non linguistici (se paragonati alle tradizionali lezioni di LS) vengono insegnati e appresi. Non si tratta di una situazione nuova in quanto è tipica delle realtà in cui esiste un’educazione bilingue, quali il Quebec in Canada o l’Alto Adige in Italia.
Va ricordato che l’obiettivo di una lezione CLIL non è l’acquisizione della LS a scapito della disciplina, ma l’apprendimento delle due discipline in un processo integrato ed equilibrato dove alla competenza d’uso si affianca come mezzo e sostegno la competenza sull’uso della LS.
Perché ciò avvenga, è necessario creare le condizioni più adeguate da un punto di vista organizzativo e didattico: ad esempio un riordinamento dei contenuti, dell’insegnamento della lingua o della distribuzione delle ore.
L’ambiente di apprendimento CLIL si propone come luogo privilegiato per acquisire competenze disciplinari complesse. Le ricerche condotte nei contesti bilingui hanno confermato che l’apprendimento in lingua veicolare ha prodotto non solo livelli di acquisizione di LS più elevati (data la maggiore esposizione alla lingua e al contesto lessicale più ricco), ma anche livelli di competenze e conoscenze disciplinari significativi, grazie alla naturale attivazione negli allievi di abilità e sub-skills necessarie alla comprensione e acquisizione di contenuti in LS (dedurre, ipotizzare, classificare, speculare, ecc.).
Il CLIL può essere attuato in diversi modi e in situazioni diverse, poiché comprende diverse forme di insegnamento: può riferirsi all’insegnamento di una o più materie per un intero anno o per un certo arco di tempo, oppure allo svolgimento di un modulo su un argomento specifico.
La strategia alla base del Trattato di Maastricht è diretta alla promozione dell’intercomprensione tra i cittadini dell’Unione, in quanto equilibrare i fondamentali parametri economici non basta, e per questo ad ogni cittadino europeo deve essere garantita la conoscenza di almeno due lingue europee oltre alla lingua madre (art. 126). In questo modo il senso di cittadinanza e di appartenenza saranno più forti e gli scambi risulteranno facilitati.
L’utilizzo della metodologia CLIL è raccomandata in diversi documenti dell’Unione Europea e, da ultimo, è stata ribadita in occasione della conferenza “L’evoluzione dell’insegnamento in Europa-Il potenziale dell’istruzione plurilingue”, tenutasi a Lussemburgo nel mese di marzo 2005, da parte dei rappresentanti della Commissione Europea, che hanno espresso: “E’ chiaro che i nostri obiettivi di apprendimento delle lingue straniere non saranno raggiunti senza sistemi educativi adeguati. Il CLIL è una soluzione pratica particolarmente efficace”.
Agli stati membri la Commissione Europea in data 22 novembre 2005 propone che adottino piani d’azione nazionali per promuovere il multilinguismo e che intensifichino l’insegnamento di materie scolastiche in una LS. L’apprendimento integrato di lingua e contenuto, CLIL, è adottato sempre più frequentemente in tutta Europa e fornisce notevoli possibilità di esporre gli studenti alle LS nell’ambito del programma scolastico.
Le disposizioni riguardanti tutti i licei nel decreto legislativo n. 226 del 17 ottobre 2005, relativo alla riforma del secondo ciclo, prevedono l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua inglese; quelle riferite al liceo linguistico prevedono linsegnamento in lingua inglese nonché nella seconda lingua comunitaria di una disciplina non linguistica.
· DISCIPLINE
Benchè discipline diverse offrano vantaggi diversi e siano più adatte per gruppi specifici di allievi, tutte le materie possono essere oggetto di insegnamento in una LS.
Nel CLIL si può partire anche da livelli elementari di competenza nella LS. E’ preferibile scegliere materie che si basano principalmente sulla comunicazione verbale solo dopo che ci sia una buona conoscenza della LS da parte degli studenti. Le materie che non fanno ricorso solo alla comunicazione verbale, ma che fanno anche uso di materiali visivi, grafici, diagrammi ecc. possono essere affrontate anche in mancanza di una buona competenza linguistica.
Pensando alla situazione scolastica del Liceo Scientifico N. Tron, possiamo dire che è meglio introdurre la lingua veicolare con discipline più astratte nel corso del triennio, mentre nel caso di materie pratiche si può, già nel biennio, fare un buon lavoro, perché l’input è reso comprensibile attraverso elementi extralinguistici.
· LINGUE
Tutte le lingue potrebbero essere, a livello teorico, valide per poter essere proposte, però è bene che si valutino alcuni parametri per decidere praticamente quale sia la lingua o le lingue più adatte per una determinata realtà.
L’inglese non deve essere lunica lingua dei programmi CLIL, anche se, per il ruolo dell’inglese come lingua di comunicazione internazionale e di aggiornamento scientifico, la pressione dei genitori e della comunità a favore di questa lingua può essere molto forte.
In termini di opportunità geografica può essere consigliabile scegliere una lingua parlata nelle regioni limitrofe: nel Veneto, ad esempio, può essere utile inserire il tedesco.
· SCUOLA
I ricercatori incoraggiano la sperimentazione con diverse materie, con vari approcci metodologici e con studenti di età differenti. L’attuazione del CLIL varia anche in relazione alla tipologia della scuola interessata.
L’inserimento del CLIL nel curriculum scolastico aumenta il rilievo dell’apprendimento delle LS in tutto listituto, permette di affrontare le discipline da una prospettiva diversa e con una nuova consapevolezza contribuendo allo sviluppo della scuola nel renderla rispondente ai bisogni locali.
· STUDENTI
Il CLIL non deve essere considerato una forma di istruzione elitaria: tutti gli studenti possono generalmente trarre profitto da tale approccio, indipendentemente dalle loro capacità cognitive.
Tra i principali vantaggi il CLIL porta ad un maggior coinvolgimento e aiuta gli allievi ad accrescere la propria motivazione. attraverso il carattere attivo e cooperativo della didattica. Il CLIL aiuta ad aumentare la fiducia in sé stessi, l’autostima, l’autonomia nello studio ed insegna ad avere maggiori capacità organizzative. Grazie alle condizioni di apprendimento più favorevoli il CLIL aiuta ad imparare ad apprendere in sintonia con i diversi stili di apprendimento degli studenti.
· DOCENTI
La competenza in LS da parte del docente disciplinarista, non necessariamente di alto livello, determina diverse tipologie di approccio didattico:
– un solo insegnante: è il caso dei docenti con doppia abilitazione in una LS e in una disciplina.
– due insegnanti (lingua e disciplina) in compresenza:
a. la lezione viene svolta dai due docenti che si alternano in LS. Viene prevista la possibiltà per il docente disciplinarista di intervenire in lingua madre qualora si rendesse necessario per chiarire difficili nodi concettuali, ma solo dopo aver tentato di favorirne la comprensione tramite la LS con parafrasi, riformulazioni, esemplificazioni ecc.
b. la lezione viene svolta interamente dal docente di LS alla presenza del docente di disciplina. Il docente di LS funge da mediatore e trasmettitore di concetti inerenti la disciplina precedentemente definiti e organizzati in collaborazione con lesperto disciplinarista. Quest’ultimo interviene in lingua madre nei casi di difficile o ambigua comprensione in LS.
– due insegnanti non in compresenza: alcune lezioni possono essere tenute nella LS dal docente di lingua che cura in particolare lapprendimento del lessico specifico e che riprende in LS gli aspetti della disciplina già noti agli studenti perchè precedentemente introdotti dal docente disciplinarista in lingua madre. In questo caso la collaborazione tra i due docenti esterna al lavoro di classe diventa elemento indispensabile anche per monitorare lo svolgimento di quanto predisposto assieme.
– scambio di insegnanti: un insegnante italiano di una materia va allestero e insegna la sua disciplina in italiano, mentre l’insegnante di quel paese viene in Italia.
– organizzazione di moduli Internet a gruppi: predisporre degli incontri su piattaforme on-line a spazio chiuso dove un insegnante disciplinarista madrelingua interagisce con gli studenti proponendo attività, discussioni e relazioni in LS.
E’ auspicabile che i docenti coinvolti sviluppino buone capacità di lavoro d’èquipe, poiché una cooperazione iniziale ed in itinere tra insegnanti di materie non linguistiche e specialisti in LS è fondamentale per ottenere risultati positivi nel CLIL. Ciò implica coordinamento, diplomazia e desiderio di lavorare in armonia con i colleghi, in modo da assicurare un rapporto di cooperazione reciproca, evitando possibili incomprensioni dovute al rischio di percepire il CLIL come un’ingerenza nel proprio lavoro.
La collaborazione tra docenti può portare a dei buoni risultati perché si realizza uno scambio reciproco e si riescono a superare le incertezze: quelle del docente della materia che non si sente all’altezza a livello linguistico, quelle dell’insegnante di LS che ritiene di non conoscere in modo adeguato ed approfondito gli argomenti che riguardano la disciplina.
Entrambi i docenti sono impegnati a fare delle scelte e precisamente:
– selezionano i nuclei fondamentali delle proprie discipline;
– stabiliscono gli obiettivi del corso;
– prevedono la possibilità di cambiamenti in itinere con una certa flessibilità;
– formulano il piano di lavoro in comune sulla base delle proprie competenze;
– prevedono le possibili difficoltà.
Tra i principali vantaggi il CLIL offre la possibilità ai docenti coinvolti di condividere le loro conoscenze individuali con un reciproco miglioramento professionale, potendo beneficiare di programmi di scambio e di incentivi economici.
La formazione degli insegnanti CLIL mira a preparare un docente a:
– pianificare e organizzare le lezioni in modo tale da tener conto dell’impegno cognitivo e linguistico che le diverse attività svolte nella LS richiedono;
– impiegare una gamma di strategie di insegnamento adatte alletà, alla competenza linguistica, alle abilità generali e al livello degli studenti;
– presentare i contenuti disciplinari con un linguaggio chiaro e contestualizzato, in modo stimolante e interattivo;
– ricercare, selezionare, didattizzare materiali adeguati al gruppo di studenti cui è rivolto il progetto CLIL con l’utilizzo anche delle tecnologie informatiche;
– predisporre adeguate prove di monitoraggio e di valutazione sia in itinere che finali.
In alcuni paesi europei sono già attivati corsi di formazione per futuri insegnanti specializzati nell’apprendimento integrato di lingua e contenuti.
Il Liceo Scientifico N. Tron si avvale della consulenza e collaborazione del Laboratorio CLIL – Dipartimento di Scienze del Linguaggio dellUniversità Cà Foscari di Venezia.
In particolare sono state avviate le seguenti iniziative:
– a.s. 2002/03: corso propedeutico di formazione e aggiornamento sulla metodologia CLIL rivolto al personale docente;
– a.s. 2003/04: alcuni insegnanti hanno frequentato il Corso di Formazione Avanzata CLIL in e-learning integrato;
– a.s. 2004/05: alcuni docenti hanno partecipato al Congresso sul CLIL a Venezia e le unità di apprendimento CLIL svolte durante lo stesso anno scolastico sono state presentate durante un convegno estivo organizzato dal Laboratorio CLIL.
MATERIALI
Solo recentemente alcune case editrici hanno proposto pubblicazioni CLIL.
Gli insegnati coinvolti in un progetto CLIL dovranno comunque ricercare, selezionare e didattizzare materiale reperito da Internet, riviste specializzate, CD-R, testi scolastici in LS ecc. a seconda degli obiettivi disciplinari che si intendono raggiungere e del livello linguistico degli studenti cui il progetto è rivolto.
METODOLOGIA E STRATEGIE DI INSEGNAMENTO
Il CLIL non rimanda ad ununica metodologia specifica, ma si avvantaggia di metodi interattivi, della gestione cooperativa della classe e dell’enfasi sui diversi tipi di comunicazione (linguistica, visiva e cinetica).
La presentazione dei contenuti disciplinari diventa concreta e visiva: sia docenti che studenti enfatizzano limportanza del supporto visivo e multimediale per favorire la comprensione. Inoltre, i significati e le nozioni vengono costruiti attraverso forme dialogiche e interattive che permettono un buon radicamento concettuale. La commutazione di codice, ossia il passaggio da una lingua allaltra, è una strategia naturale di comunicazione che si realizza grazie al CLIL.
Le lezioni non sono solamente frontali, ma si adotteranno nuove strategie e alcune tecniche che sviluppano la produzione autonoma in LS proponendo attività che prevedono la risoluzione di problemi e apprendimento basato sullo svolgimento di compiti.
VALUTAZIONE
E’ importante mettere in evidenza che la valutazione dovrà riguardare sia i contenuti della disciplina sia la lingua straniera con obiettivi precisi, prestabiliti ed esplicitati agli studenti.
I docenti coinvolti nel progetto CLIL devono preventivamente stabilire il peso della lingua e della disciplina nella valutazione. Può essere analogo (50% lingua 50% disciplina) oppure può essere data priorità al contenuto disciplinare piuttosto che all’acuratezza linguistica.
Ad esempio si possono preparare test di valutazione suddivisi in due parti: la prima si basa sulla comprensione e viene strutturata in una serie di quesiti a scelta multipla sui vari aspetti della disciplina; la seconda parte può essere orientata in modo più linguistico con domande aperte che richiedono una produzione in LS da parte degli studenti. Sta comunque alla professionalità dei docenti stabilire la tipologia di prova più adeguata al percorso CLIL progettato.
Si possono usare punteggi e di conseguenza voti separati per lingua e contenuto per monitorare anche il progresso fatto dagli stessi studenti nelle diverse discipline.
E’ ipotizzabile una menzione sulla certificazione dellesame di stato che documenti la partecipazione degli studenti al programma CLIL e l’inserimento della documentazione relativa al percorso CLIL nel portfolio dello studente.
La decisione di implementare dei moduli CLIL al Liceo Scientifico N. Tron è nata dall’analisi di vari fattori culturali, ambientali e linguistici che ha rivelato come la realtà del Liceo N. Tron sia quella di un ambiente ideale per lo svolgimento di unità di apprendimento con metodologia CLIL.
Si tratta infatti di una scuola estremamente dinamica, attiva e aperta alle sperimentazioni e alle innovazioni al fine di ampliare la propria offerta formativa e soprattutto di fornire ai propri studenti conoscenze, competenze e capacità tali da affrontare una realtà complessa di long life learning.
Con il progetto CLIL il Liceo N. Tron si propone in particolare di:
· favorire ed ampliare lapertura della scuola ad una dimensione Europea;
· dare una prospettiva internazionale al profilo curricolare non solo dell’indirizzo europeo, ma anche di altri indirizzi della scuola, con competenze che permettano agli studenti di partecipare a progetti di studio, di aggiornamento professionale e di inserirsi proficuamente nel mondo del lavoro;
· migliorare le competenze linguistiche degli studenti, estendendo le attività in LS nel monte ore di altre discipline e soprattutto accrescere la motivazione allapprendimento;
· sperimentare strategie e metodi di insegnamento/apprendimento che favoriscano la progressiva autonomia dello studente nell’acquisizione di competenze più complesse;
· proporre attività didattiche più stimolanti, utilizzando le tecnologie informatiche e strumenti innovativi e anche lintegrazione della LS con altre materie curricolari;
· condividere le conoscenze e le metodologie di insegnamento / apprendimento da parte dei docenti coinvolti nel progetto con opportunità di miglioramento professionale e culturale.
La disponibilità della Dirigenza e dei vari organi competenti è elemento basilare per lo svolgimento dei moduli CLIL assieme alla particolare sensibilità linguistica che caratterizza il corpo docente del Liceo impegnato in corsi pomeridiani di LS (inglese) e/o in soggiorni-studio allestero per l’acquisizione di conoscenze e competenze in tale lingua.
A partire dall’a.s. 2004/05 il Liceo Scientifico N. Tron ha organizzato dei soggiorni-studio estivi full immersion in Gran Bretagna rivolti agli studenti accompagnati dai docenti della scuola. Tale esperienza verrà proposta anche durante lanno scolastico ad alcune classi che si recheranno a studiare allestero.
Altri progetti in cui il Liceo è attivamente coinvolto sono gli scambi scolastici con Landshut e Bonn (Germania), Oberndorf e Graz (Austria), Kaposvar (Ungheria), Klaipeda (Lituania) e Labin (Croazia) con la possibilità di coinvolgere i rispettivi insegnanti in progetti CLIL.
Anche il progetto e-tandem si pone in unottica interculturale fornendo la possibilità di creare delle vere e proprie classi virtuali che dispongono di insegnanti della lingua obiettivo e/o della disciplina coinvolta.
AAVV, L’uso Veicolare della Lingua, a cura di Graziano Serragiotto in Selm, 2, 2003
AAVV, Documentazione fornita dal Corso di Aggiornamento sulla Lingua Veicolare, Rovereto, 2003
C. M. Coonan, La Lingua Straniera Veicolare, Utet, 2002
G. Serragiotto, CLIL Apprendere insieme una lingua e contenuti non linguistici, Guerra Soleil, 2003
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